Che caldo che fa

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A causa della crisi climatica, le temperature urbane estive hanno raggiunto livelli critici in diverse città italiane, con impatti significativi sulla salute pubblica.
Questo fenomeno è aggravato dall’effetto isola di calore urbana che rende le città più calde rispetto alle aree circostanti, anche di 4°C.

A Milano abbiamo evidenziato nel nostro Dossier Clima che la temperatura media annua negli ultimi 60 anni è aumentata di quasi 3°C nella parte più centrale della città.

Le ondate di calore non colpiscono in modo uniforme la popolazione.
Esistono forti diseguaglianze termiche tra quartieri con diverse caratteristiche.
Questa disuguaglianza si definisce cooling poverty (povertà di raffrescamento), la povertà energetica legata all’incapacità di mantenere una temperatura confortevole in casa, ma anche negli spazi pubblici delle città.

Isole di calore - Milano 2022
Temperature superficiale a Milano il 18 giugno 2022 nel primo pomeriggio misurata da ECOSTRESS, lo strumento della NASA a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) (credit: NASA/JPL Caltech).

Per questi motivi Legambiente promuove Che caldo che fa!
Una nuova campagna di citizen science, realizzata in collaborazione con la Fondazione Banco dell’Energia: per monitorare e analizzare le criticità nelle maggiori città italiane, formulare proposte concrete e stimolare le amministrazioni comunali a intervenire, adattando le città alle ondate di calore e proteggendo la salute di tutta la cittadinanza, in particolare delle fasce sociali in povertà energetica.

Che caldo che fa! Tappe a Roma, Napoli, Bologna, Milano e Palermo

La tappa di Milano si terrà mercoledì 23 luglio alle 10:00 in Piazza Angilberto II.